LA BELLEZZA DI CRESCERE
Bellezza
è armonia, autenticità, slancio verso il domani; qualità che dovrebbero
connettersi nelle fasi del vivere e del
crescere che rappresentano un aspetto della normalità.
Non
avviene sempre così se predominano paure e scarse attese.
Eppure
una buona parte di ragazzi è carica di speranze, nonostante il pessimismo che
li circonda.
- Io non ho fretta di crescere, perché mi piace
essere spericolata. I miei genitori invece sono sempre impegnati e non hanno
mai tempo di giocare, a parte mio papà che è una persona speciale, perché in
fondo è ancora un bambino. E’ molto giocherellone ma, davanti al lavoro o alle
difficoltà, ritorna adulto.- Scrive una ragazzina di dodici anni.
- I grandi
hanno anche più sofferenze come le preoccupazioni per un figlio, la perdita dei
genitori, le ansie per il lavoro e per i soldi.
Un
giorno dovrò affrontarle anch’io queste difficoltà e, quando sarò pronta, credo
che riuscirò a viverle senza paura.-
Saggia
riflessione emersa in una classe di una media inferiore, luogo dell’anima, dove
le emozioni relative al futuro hanno acquisito visibilità.
Perché
si nasce? Che cosa ricordano gli altri di me? Chi sarò domani? Sono felice di
essere al mondo? Domande che tendono a soffermare i ragazzi sul senso della
vita e del tempo che passa, spalancando visioni sul sé e sugli altri.
Da
qui sono nate riflessioni metafisiche sul nascere e morire nella lunga onda
dell’esistenza in cui il tempo del divenire e del finire non è davanti a noi ma
dentro alle azioni che ogni giorno compiamo.
-
Ma che senso ha nascere- dice un ragazzo- se poi si deve morire. Il tempo che
abbiamo davanti ci porta là dove nessuno vorrebbe andare. Sarebbe bello il
contrario.-
Gli
umani non sono immortali, ragioniamo insieme, ma lo diventano grazie alle idee,
alle invenzioni e quando producono bellezza attraverso l’arte. Nascere è un
inizio magico perché concede all’uomo e alla donna il potere di manifestare le
potenzialità della mente.
-
Della mia nascita - aggiunge un altro- non ho ricordi; mi raccontano che ero un
bambino tranquillo e che adesso sono cambiato; non mi rendo conto del perché.”
E’
tutto nella norma, in quanto crescere significa cambiare; questa è la forza
dell’essere umano che sta per conquistare il domani e non è mai uguale a prima.
Il
tempo trasforma e va avanti ma conserva in parte l’essenza del temperamento.
Iniziare
a camminare con le proprie gambe genera brividi di piacere e quando non si è
ancora totalmente in grado di andare da soli per le strade della vita, ci si
attrezza a questa avventura.
-
E’ vero perché da piccolo ero pieno di paure che non sono nulla rispetto a
quelle di oggi.- Un ragazzo entra nel dialogo - Nell’album di famiglia sono
ritratto sempre per mano a qualcuno.-
Certo
vivere è un’impresa difficile ma nello stesso tempo straordinaria: si è felici
quando si scoprono l’amore e la bellezza della natura; quando in una giornata
qualsiasi si sta con gli amici e si apprendono tante cose; quando ci si accorge
che sperimentare in prima persona rende forti.
Che
cosa è essenziale per un ragazzo che abita questo tempo e cerca di individuare
come sarà il proprio futuro? C’è una responsabilità individuale a scrutare fino
in fondo quanto di sacro ci è stato trasmesso, la spinta giusta per affrontare
i passaggi che si incontrano.
-
Vorrei sfruttare al meglio la vita che mi è stata donata. Sono consapevole che
non si può far tutto e che ci sono dei limiti ma li vorrei abbattere e andare
oltre.-
Che
bellezza in queste prospettive, raccontate così, a voce spiegata e senza troppe
sovrastrutture!
Del
lungo periodo adolescenziale appaiono normalmente le problematiche insolenti o
il vuoto dei valori: perché non partire invece dai quei semi preziosi che si
incontrano quasi casualmente per collocarli al centro delle relazioni?
Non
rimane molto tempo agli umani per recuperare la bellezza del divenire e
assaporarla con lentezza.
Ancora
una volta soccorrono i pensieri di Seneca, vissuto nel IV° secolo a.C,
consigliere di Nerone, così attuali perché impregnati di una saggezza che tutti
comprendono:
” Forse, Lucilio, mi domanderai come mi comporto io, che, con te, sono così largo di consigli. Ti risponderò con franchezza: faccio come un riccone ordinato e diligente, tengo il conto di quello che spendo. Non posso dire di non buttare al vento nulla, posso dire che cosa butto via e spiegare perché e come; sono in grado di rendere conto della mia povertà. Naturalmente capita anche a me, come alla maggior parte delle persone cadute in miseria senza loro colpa, che tutti siano pieni di comprensione, ma nessuno sia disposto a dare una mano. Ma che importa? Secondo me non è povero chi si fa bastare quello che gli resta, anche se è poco. Quanto a te, però, preferirei che tenessi ben stretto quello che hai; e dovrai cominciare subito. Perché, come dicevano i nostri vecchi, è troppo tardi fare economia, quando si è arrivati al fondo; tanto più che nel fondo non c’è solo ben poco, ma anche il peggio.”
” Forse, Lucilio, mi domanderai come mi comporto io, che, con te, sono così largo di consigli. Ti risponderò con franchezza: faccio come un riccone ordinato e diligente, tengo il conto di quello che spendo. Non posso dire di non buttare al vento nulla, posso dire che cosa butto via e spiegare perché e come; sono in grado di rendere conto della mia povertà. Naturalmente capita anche a me, come alla maggior parte delle persone cadute in miseria senza loro colpa, che tutti siano pieni di comprensione, ma nessuno sia disposto a dare una mano. Ma che importa? Secondo me non è povero chi si fa bastare quello che gli resta, anche se è poco. Quanto a te, però, preferirei che tenessi ben stretto quello che hai; e dovrai cominciare subito. Perché, come dicevano i nostri vecchi, è troppo tardi fare economia, quando si è arrivati al fondo; tanto più che nel fondo non c’è solo ben poco, ma anche il peggio.”
Le
parole risuonano cariche di consapevolezza a significare che il pensiero
rivolto alla fine del ciclo vitale comporta un risparmio di energie per dare
valore a quanto conta veramente.
Ipotizzare
quindi un futuro e lavorare perché questo avvenga al meglio,per un giovane
significa riprendersi in mano la propria vita, senza lasciarsi influenzare da
falsi modelli.
- Superare tutte le prove- scrive un ragazzo - per crescere e diventare
maturi, mi renderà più coraggioso e…quando mi sentirò triste, una cosa che mi
tirerà su, sarà ascoltare una bella canzone.-
Forse Seneca
voleva dire che ognuno possiede un
patrimonio prezioso da spendere e “non
c’è tempo da perdere.”
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