Lo sguardo della scrittura si è dilatato e non ha confini, tra terra, cielo e mare. Così le parole volano e navigano, si arricchiscono di sfumature e di complessità. Riuscirà la mente e il cuore a trattenerne qualcuna?

martedì 12 giugno 2012


SAPER PREVEDERE

L’esistenza degli individui si è notevolmente allungata e l’adolescenza, di conseguenza, dura di più. In essa coesistono una pluralità di percorsi e di situazioni che mutano, a seconda del contesto in cui gli adolescenti vivono. Insieme a tante costanti; una di queste è la dimensione del divenire e del crescere.
Il diventare grande rappresenta un prima tappa del futuro; è un confine che fa uscire i ragazzi da una infanzia che, a una determinata stagione, sta stretta e che si vuole superare. E’ come una finestra che si apre su uno scenario che appare allettante perché significa  libertà di agire, finalmente, in modo autonomo.
Poi ci saranno altri confini da superare ma per il momento il diventare grande genera un fascino particolare. E ogni ragazzo vuole appropriarsi del proprio futuro con quella generosità istintiva che gli appartiene.
-  Io sono un bambino di nove anni e vorrei rimanere piccolo, ma tutti siamo destinati a diventare grandi. Vorrei diventarlo solo con la statura, perché sto bene così. Da grandi non si potrà più giocare, divertirsi e poi ho ancora tanto da imparare.-
Una ragazzina scrive
- Se diventi grande devi lavorare, pagare le tasse, mantenere i figli, se ti sposi; quando poi vai sempre di fretta hai l’ansia, sei stanca e stressata.-
E un’altra
- Tutti mi dicono che crescere è faticoso ma io questi grandi non li capirò mai!-
Oppure
- Sono contentissimo di diventare grande, ma ci sono anche molte cose che mi preoccupano del tipo che dovrò decidere la mia vita e fare sempre le scelte giuste.-
Sapere prevedere il futuro appartiene all’individuo nel momento in cui si accorge che il tempo passa e le trasformazioni modificano il corpo e la mente. E’ un’attività del pensiero quella di immaginarsi proiettati in avanti e in questa prospettiva si coniugano insieme il piacere di crescere e il timore di affrontare il domani.
Il mondo che circonda i ragazzi è problematico e confuso; così anticipatamente e sicuramente prima di quanto avvenisse nelle altre generazioni, i passaggi risultano accidentati e sconnessi.
E poi i giovani non sono stati educati alla fatica e crescere non è semplice; certo una buona parte di responsabilità appartiene agli adulti che li agevola in tutto, con la speranza di salvarli e proteggerli. Voler bene non è questo. Occorre far capire che la vita è breve e bisogna viverla con pienezza, mettendoci volontà e impegno.
- Ah che bello pensare che tra dieci anni avrò ventun anni!-  Il tempo scorre in fretta e
- Mentre il mondo va avanti anche la vita va avanti e noi cresciamo come per magia.- Dicono alcuni ragazzi
Il tempo è inesorabile ed infatti Seneca dice a Lucilio” Mentre rimandiamo le nostre scadenze, il tempo passa. Tutto ci è estraneo, Lucili, solo il tempo è veramente nostro: l’unica cosa di cui la natura ci ha fatto padroni; ma è passeggero e instabile, e chiunque può estrometterci da questa proprietà. “
I ragazzi hanno fretta di crescere per la voglia di camminare da soli e scoprire la realtà che li circonda.
- A me piacerebbe diventare grande in fretta perché puoi liberarti della mamma, del papà, della nonna e del nonno. Puoi fare i viaggi da solo con l’aereo, con il treno e la metropolitana; puoi fare quello che vuoi, più o meno, senza la mamma e il papà. Mi sentirò grande a quarantun anni perché è l’età dei miei genitori.-
L’onnipotenza giovanile prende il sopravvento; le emozioni straripano ed è giusto così, in una fase del crescere che presenta diverse costanti.
- Ho proprio fretta di diventare grande per realizzare i miei sogni. Chissà come sarà! Immagino che puoi stare sveglia fino a tardi e alla mattina ti senti stanca. Si hanno tante cose, si guidano le macchine, si va a lavorare, si va in pensione.
Quando non sarò più un bambino potrò vedere tutti i cartoni animati, berrò tutta la coca-cola che vorrò. Potrò scavalcare i cancelli e potrò scendere dallo scivolo in piedi.-


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