SAPER
PREVEDERE
L’esistenza
degli individui si è notevolmente allungata e l’adolescenza, di conseguenza,
dura di più. In essa coesistono una pluralità di percorsi e di situazioni che
mutano, a seconda del contesto in cui gli adolescenti vivono. Insieme a tante
costanti; una di queste è la dimensione del divenire e del crescere.
Il
diventare grande rappresenta un prima tappa del futuro; è un confine che fa
uscire i ragazzi da una infanzia che, a una determinata stagione, sta stretta e
che si vuole superare. E’ come una finestra che si apre su uno scenario che
appare allettante perché significa
libertà di agire, finalmente, in modo autonomo.
Poi
ci saranno altri confini da superare ma per il momento il diventare grande
genera un fascino particolare. E ogni ragazzo vuole appropriarsi del proprio
futuro con quella generosità istintiva che gli appartiene.
- Io sono un bambino di nove anni e vorrei
rimanere piccolo, ma tutti siamo destinati a diventare grandi. Vorrei
diventarlo solo con la statura, perché sto bene così. Da grandi non si potrà
più giocare, divertirsi e poi ho ancora tanto da imparare.-
Una
ragazzina scrive
-
Se diventi grande devi lavorare, pagare le tasse, mantenere i figli, se ti
sposi; quando poi vai sempre di fretta hai l’ansia, sei stanca e stressata.-
E
un’altra
-
Tutti mi dicono che crescere è faticoso ma io questi grandi non li capirò mai!-
Oppure
-
Sono contentissimo di diventare grande, ma ci sono anche molte cose che mi
preoccupano del tipo che dovrò decidere la mia vita e fare sempre le scelte
giuste.-
Sapere
prevedere il futuro appartiene all’individuo nel momento in cui si accorge che
il tempo passa e le trasformazioni modificano il corpo e la mente. E’
un’attività del pensiero quella di immaginarsi proiettati in avanti e in questa
prospettiva si coniugano insieme il piacere di crescere e il timore di
affrontare il domani.
Il
mondo che circonda i ragazzi è problematico e confuso; così anticipatamente e
sicuramente prima di quanto avvenisse nelle altre generazioni, i passaggi risultano
accidentati e sconnessi.
E
poi i giovani non sono stati educati alla fatica e crescere non è semplice;
certo una buona parte di responsabilità appartiene agli adulti che li agevola
in tutto, con la speranza di salvarli e proteggerli. Voler bene non è questo.
Occorre far capire che la vita è breve e bisogna viverla con pienezza,
mettendoci volontà e impegno.
-
Ah che bello pensare che tra dieci anni avrò ventun anni!- Il tempo scorre in fretta e
-
Mentre il mondo va avanti anche la vita va avanti e noi cresciamo come per
magia.- Dicono alcuni ragazzi
Il
tempo è inesorabile ed infatti Seneca dice a Lucilio” Mentre rimandiamo le
nostre scadenze, il tempo passa. Tutto ci è estraneo, Lucili, solo il tempo è
veramente nostro: l’unica cosa di cui la natura ci ha fatto padroni; ma è
passeggero e instabile, e chiunque può estrometterci da questa proprietà. “
I
ragazzi hanno fretta di crescere per la voglia di camminare da soli e scoprire
la realtà che li circonda.
- A
me piacerebbe diventare grande in fretta perché puoi liberarti della mamma, del
papà, della nonna e del nonno. Puoi fare i viaggi da solo con l’aereo, con il
treno e la metropolitana; puoi fare quello che vuoi, più o meno, senza la mamma
e il papà. Mi sentirò grande a quarantun anni perché è l’età dei miei
genitori.-
L’onnipotenza
giovanile prende il sopravvento; le emozioni straripano ed è giusto così, in
una fase del crescere che presenta diverse costanti.
-
Ho proprio fretta di diventare grande per realizzare i miei sogni. Chissà come
sarà! Immagino che puoi stare sveglia fino a tardi e alla mattina ti senti
stanca. Si hanno tante cose, si guidano le macchine, si va a lavorare, si va in
pensione.
Quando
non sarò più un bambino potrò vedere tutti i cartoni animati, berrò tutta la
coca-cola che vorrò. Potrò scavalcare i cancelli e potrò scendere dallo scivolo
in piedi.-
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