Lo sguardo della scrittura si è dilatato e non ha confini, tra terra, cielo e mare. Così le parole volano e navigano, si arricchiscono di sfumature e di complessità. Riuscirà la mente e il cuore a trattenerne qualcuna?

lunedì 21 maggio 2012

Le tue azioni diventano le tue abitudini.

  INIZIAZIONI

- Certo, deve essere bella la vita quando si è grandi, ma è piena di responsabilità. E’ meglio forse restare a giocare a palla, al parco, con un amico piuttosto che correre dalla mattina alla sera e perdere la testa per i problemi, tante volte stupidi, che interessano solo gli adulti.-
 La separatezza tra il mondo dei giovani e quello degli adulti è perennemente in agguato; e pensare che, se si trova la chiave giusta, l’incontro avviene. Soprattutto quando l’argomento tocca da vicino quello che i ragazzi pensano.
Allora la conversazione diventa intima e nel confronto entrambi trovano un confine al quale aggrapparsi. L’uno caratterizzato da una attesa entro cui la memoria si dipana, l’altro immerso in un presente che cerca nel cambiamento lo slancio verso quello che avverrà. Certamente il dialogo tra soggetti diversi costituisce un incipit dal quale iniziare.
 - Un bambino spera e sperando pensa.- Sottolinea un bambino.
- E’ profondamente cambiato il modo di vivere di voi ragazzi rispetto alla mia generazione.-  Aggiunge l’adulto. Sono due mondi che si misurano e nello scambio acquisiscono la visione di un futuro che, nessuno dei due, forse sa come  accadrà, nella precarietà del divenire.
Gli umani hanno sempre sperimentato l’incertezza come uno dei parametri del crescere. L’incertezza però non deve fare paura perché è una spinta a procedere; purchè la si sappia governare a proprio tornaconto.
Ogni ragazzo ha voglia di conoscere e scoprirsi in un percorso di autonomia che crea autostima ; vuole trasformarsi in una farfalla e abbandonare il bozzolo caldo per incominciare a volare in un mondo  che, inevitabilmente, crea titubanza.
 L’incertezza pertanto va cavalcata con ironia e coraggio.
Non ci si può nascondere che quanto si osserva nel mondo generi brividi e riesca ad annientare anche il più incallito ottimista. Forse occorre  interpretare il mondo da un punto di vista meno negativo; per osservare anche l’altra parte, quella più generosa e sorprendente.
Allora l’incertezza si trasforma in una azione creativa e responsabile.
- Qualche giorno fa mia madre mi ha scritto delle frasi di Gandhi e me le ha attaccate in camera. In questo foglio sta scritto:

Le tue convinzioni diventano i tuoi pensieri.
I tuoi pensieri diventano le tue parole.
Le tue parole diventano le tue azioni.
Le tue azioni diventano le tue abitudini.
Le tue abitudini diventano i tuoi valori.
I tuoi valori diventano il tuo destino.

Prima di andare a letto, tutte le sere le leggo. Spero che questo mi sia di aiuto e mi sorreggerà in futuro, perché ho bisogno di tanta fiducia in me stesso.-
Già, la fiducia in se stessi è fondamentale. Durante le lezioni del Progetto Adolescenza, a scuola, ho capito che ogni persona è sorretta da uno sgabello a tre gambe: capacità, apprezzamenti e responsabilità. Se queste tre gambe sono alte uguali, quella persona ha fiducia in se stessa ed è serena.
Sono riflessioni di alta maturità espresse da un tredicenne.
Nell’attuale epoca postmoderna, le trasformazioni tecnologiche costringono a continui aggiustamenti e a volte il panico di non essere all’altezza, aggredisce chiunque. Le parole del ragazzo denotano una diversità costruttiva: a non allinearsi non è sempre male. Uscire dal branco significa ridare valore all’originalità individuale.
in cui si era recato per fare ascoltare le sue perle di saggezza, come ringraziamento, gli regalarono un fungo, affermando che fosse unico e originale.
Il saggio si spostò poi in altri paesi e in ognuno accadde lo stesso: il fungo donato era unico e originale.
I giovani sono come quei funghi in quanto l’unicità appartiene a tutti.
- Quando sarò grande scrive una ragazza cinese - vorrei volare come una colomba che si libera al vento. Vorrei scegliere l’albero “Destino” dove proseguirò la mia vita, dove mi produrrò e morirò.
Ma se non potessi diventare una colomba, vorrei diventare come quel fiore bianco che splende al sole e che brilla alla luce e che libera la mente per pensare alla sua fine. Ma se non potessi diventare nemmeno un fiore bianco, vorrei diventare un usignolo, color rosa, perché ha una voce squillante, così squillante che incanta ogni visitatore.
Ma se non potrò essere nemmeno una colomba, neppure un fiore bianco e neanche un usignolo, mi accontenterò di essere me stessa e di avere il futuro che il destino mi ha assegnato.-
 E’ un sogno metafisico, impregnato di filosofia orientale che si confronta con il realismo dei ragazzi occidentali.
Ci sono alcune azioni che sembrano non più di moda tra i giovani: sognare, osare, sperimentare che permettono di cimentarsi in prima persona, altrimenti le giornate sono insipide e incolori.
Se si scava nel profondo però si  scopre uno strato di consapevolezza e di spinta ad agire.
Il rischio di provare a far nascere passioni trasforma le giornate in miracolose avventure e il futuro si scrolla di dosso paure e abitudinarietà.








domenica 20 maggio 2012

Perchè la scuola non ascolta i ragazzi? Il programma, cosìamato dagli insegnanti, senza le loro voci non ha senso.

giovedì 17 maggio 2012



CHE COSA E’ LA VITA


Se non lo scorrere del tempo in avanti che lascia tracce in qualsiasi cosa si faccia, incredibilmente legato al linguaggio, ai colori, agli odori, ai suoni insomma alle esperienze. Pertanto un tempo esistenziale, pensato e raccontato, divorato e giocato, mangiato e ascoltato, toccato e accolto.
E’ la vita che inizia, cresce e avanza, nella dimensione dell’esserci. Non ci si può nascondere che tale prospettiva, nella nostra contemporaneità, si è lacerata e complicata, condizionando il presente e il futuro.
- Il futuro non si può prevedere. Quindi non si può sapere.- E’ la riflessione di uno dei seicento ragazzi dagli otto ai quattordici anni che ha partecipato a un concorso di scrittura sul proprio futuro. Un altro aggiunge - Il nostro futuro è sempre pieno del nostro presente.-
E i ragazzi si rendono conto che la vita da un lato è imprevedibile e dall’altro è composta di passato, presente e futuro in una unità inscindibile; la vita  non è mai ferma, come percorso in cui si sperimentano successi e disfatte, incontri e perdite, in una danza del fare in cui il tempo gioca un ruolo fondamentale nell’accelerare o rallentare le azioni.
Oggi la figura del maestro pare essere diventata anacronistica eppure i ragazzi hanno tanto bisogno di essere accolti e orientati.
Quanta attualità nelle lettere scritte da Seneca all’allievo Lucilio sul tempo della vita!
 “Dammi retta, Lucilio,dedicati un po’ a te stesso e tieni da conto, tutto per te, il tempo che finora ti lasciavi portar via, in un modo o nell’altro, o, comunque, perdevi. E’ proprio così, credimi, il tempo ci viene tolto o sottratto, quasi a nostra insaputa, oppure ci sfugge non si sa come. E la cosa più indecorosa è perderlo per trascurata leggerezza. Prova a pensarci: gran parte della vita ci scappa via mentre agiamo in modo sbagliato, la maggior parte mentre stiamo senza far niente, e l’intera esistenza trascorre in occupazioni inutili e che non ci riguardano veramente.”
Seneca ha riflettuto sulla vita e sul tempo: scrittore e filosofo  possedeva validi strumenti per lanciare messaggi ai giovani.
In realtà  i ragazzi sanno costruire anche da soli teorie sul vivere se gliene viene offerta l’occasione e lasciano esterrefatti gli adulti che pensano di avere la verità in tasca.
- Tutta la mia famiglia - dice un ragazzo - è sempre di fretta e anche se volesse non riuscirebbe a rallentare i tempi; invece io sono “pacifico” (mia madre mi chiama così) e faccio le cose con calma e scioltezza. La vita è piena di sorprese, spero che a me ne riservi poche, ma se mi devono accadere, spero che siano belle.-
In chi parla emerge la speranza di un buon futuro, senza nascondere una esplicita critica al mondo adulto che galoppa verso un domani deprivato.
Riuscirà questo giovane a mantenersi pacifico e calmo?
Io invece - Voglio crescere secondo uno scopo, voglio diventare come un baobab, così imponente.- Nell’ attesa si svela una forza interiore che appartiene a una parte del mondo giovanile; sarà possibile alimentarla e non schiacciarla negli anni a venire?
I pensieri dei ragazzi costituiscono un progetto attraversato da segni di energia interiore; da qui gli adulti dovrebbero partire per relazionarsi con loro.