Lo sguardo della scrittura si è dilatato e non ha confini, tra terra, cielo e mare. Così le parole volano e navigano, si arricchiscono di sfumature e di complessità. Riuscirà la mente e il cuore a trattenerne qualcuna?

giovedì 17 maggio 2012



CHE COSA E’ LA VITA


Se non lo scorrere del tempo in avanti che lascia tracce in qualsiasi cosa si faccia, incredibilmente legato al linguaggio, ai colori, agli odori, ai suoni insomma alle esperienze. Pertanto un tempo esistenziale, pensato e raccontato, divorato e giocato, mangiato e ascoltato, toccato e accolto.
E’ la vita che inizia, cresce e avanza, nella dimensione dell’esserci. Non ci si può nascondere che tale prospettiva, nella nostra contemporaneità, si è lacerata e complicata, condizionando il presente e il futuro.
- Il futuro non si può prevedere. Quindi non si può sapere.- E’ la riflessione di uno dei seicento ragazzi dagli otto ai quattordici anni che ha partecipato a un concorso di scrittura sul proprio futuro. Un altro aggiunge - Il nostro futuro è sempre pieno del nostro presente.-
E i ragazzi si rendono conto che la vita da un lato è imprevedibile e dall’altro è composta di passato, presente e futuro in una unità inscindibile; la vita  non è mai ferma, come percorso in cui si sperimentano successi e disfatte, incontri e perdite, in una danza del fare in cui il tempo gioca un ruolo fondamentale nell’accelerare o rallentare le azioni.
Oggi la figura del maestro pare essere diventata anacronistica eppure i ragazzi hanno tanto bisogno di essere accolti e orientati.
Quanta attualità nelle lettere scritte da Seneca all’allievo Lucilio sul tempo della vita!
 “Dammi retta, Lucilio,dedicati un po’ a te stesso e tieni da conto, tutto per te, il tempo che finora ti lasciavi portar via, in un modo o nell’altro, o, comunque, perdevi. E’ proprio così, credimi, il tempo ci viene tolto o sottratto, quasi a nostra insaputa, oppure ci sfugge non si sa come. E la cosa più indecorosa è perderlo per trascurata leggerezza. Prova a pensarci: gran parte della vita ci scappa via mentre agiamo in modo sbagliato, la maggior parte mentre stiamo senza far niente, e l’intera esistenza trascorre in occupazioni inutili e che non ci riguardano veramente.”
Seneca ha riflettuto sulla vita e sul tempo: scrittore e filosofo  possedeva validi strumenti per lanciare messaggi ai giovani.
In realtà  i ragazzi sanno costruire anche da soli teorie sul vivere se gliene viene offerta l’occasione e lasciano esterrefatti gli adulti che pensano di avere la verità in tasca.
- Tutta la mia famiglia - dice un ragazzo - è sempre di fretta e anche se volesse non riuscirebbe a rallentare i tempi; invece io sono “pacifico” (mia madre mi chiama così) e faccio le cose con calma e scioltezza. La vita è piena di sorprese, spero che a me ne riservi poche, ma se mi devono accadere, spero che siano belle.-
In chi parla emerge la speranza di un buon futuro, senza nascondere una esplicita critica al mondo adulto che galoppa verso un domani deprivato.
Riuscirà questo giovane a mantenersi pacifico e calmo?
Io invece - Voglio crescere secondo uno scopo, voglio diventare come un baobab, così imponente.- Nell’ attesa si svela una forza interiore che appartiene a una parte del mondo giovanile; sarà possibile alimentarla e non schiacciarla negli anni a venire?
I pensieri dei ragazzi costituiscono un progetto attraversato da segni di energia interiore; da qui gli adulti dovrebbero partire per relazionarsi con loro.

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