CHE COSA E’ LA VITA
Se non lo scorrere del tempo in avanti che lascia tracce
in qualsiasi cosa si faccia, incredibilmente legato al linguaggio, ai colori,
agli odori, ai suoni insomma alle esperienze. Pertanto un tempo esistenziale,
pensato e raccontato, divorato e giocato, mangiato e ascoltato, toccato e
accolto.
E’
la vita che inizia, cresce e avanza, nella dimensione dell’esserci. Non ci si
può nascondere che tale prospettiva, nella nostra contemporaneità, si è
lacerata e complicata, condizionando il presente e il futuro.
-
Il futuro non si può prevedere. Quindi non si può sapere.- E’ la riflessione di
uno dei seicento ragazzi dagli otto ai quattordici anni che ha partecipato a un
concorso di scrittura sul proprio futuro. Un altro aggiunge - Il nostro futuro
è sempre pieno del nostro presente.-
E i
ragazzi si rendono conto che la vita da un lato è imprevedibile e dall’altro è
composta di passato, presente e futuro in una unità inscindibile; la vita non è mai ferma, come percorso in cui si
sperimentano successi e disfatte, incontri e perdite, in una danza del fare in
cui il tempo gioca un ruolo fondamentale nell’accelerare o rallentare le
azioni.
Oggi
la figura del maestro pare essere diventata anacronistica eppure i ragazzi
hanno tanto bisogno di essere accolti e orientati.
Quanta
attualità nelle lettere scritte da Seneca all’allievo Lucilio sul tempo della
vita!
“Dammi retta, Lucilio,dedicati un po’ a te
stesso e tieni da conto, tutto per te, il tempo che finora ti lasciavi portar
via, in un modo o nell’altro, o, comunque, perdevi. E’ proprio così, credimi,
il tempo ci viene tolto o sottratto, quasi a nostra insaputa, oppure ci sfugge
non si sa come. E la cosa più indecorosa è perderlo per trascurata leggerezza.
Prova a pensarci: gran parte della vita ci scappa via mentre agiamo in modo
sbagliato, la maggior parte mentre stiamo senza far niente, e l’intera
esistenza trascorre in occupazioni inutili e che non ci riguardano veramente.”
Seneca
ha riflettuto sulla vita e sul tempo: scrittore e filosofo possedeva validi strumenti per lanciare
messaggi ai giovani.
In
realtà i ragazzi sanno costruire anche
da soli teorie sul vivere se gliene viene offerta l’occasione e lasciano
esterrefatti gli adulti che pensano di avere la verità in tasca.
-
Tutta la mia famiglia - dice un ragazzo - è sempre di fretta e anche se volesse
non riuscirebbe a rallentare i tempi; invece io sono “pacifico” (mia madre mi
chiama così) e faccio le cose con calma e scioltezza. La vita è piena di
sorprese, spero che a me ne riservi poche, ma se mi devono accadere, spero che
siano belle.-
In
chi parla emerge la speranza di un buon futuro, senza nascondere una esplicita
critica al mondo adulto che galoppa verso un domani deprivato.
Riuscirà
questo giovane a mantenersi pacifico e calmo?
Io invece
- Voglio crescere secondo uno scopo, voglio diventare come un baobab, così
imponente.- Nell’ attesa si svela una forza interiore che appartiene a una
parte del mondo giovanile; sarà possibile alimentarla e non schiacciarla negli
anni a venire?
I
pensieri dei ragazzi costituiscono un progetto attraversato da segni di energia
interiore; da qui gli adulti dovrebbero partire per relazionarsi con loro.
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